Introduzione
Quando, nel febbraio 2012, la Commissione Europea adottò la Comunicazione relativa al Partenariato europeo per l’innovazione (Pei) “Produttività e sostenibilità dell’Agricoltura”, l’accoglienza non fu tra le più calorose. Non si sentiva la necessità di un nuovo strumento che in realtà non si presentava tale, poiché non portava con sé un bagaglio di finanziamenti propri, ma mirava ad essere un cambiamento di approccio, di metodo, di interazione che si basava su politiche e strumenti già esistenti. La reticenza al cambiamento fu tale che si preferiva piuttosto la sicurezza di quanto già conosciuto, utilizzato e collaudato.
Da allora, grazie ad un capillare, minuzioso ed incessante lavoro di sensibilizzazione, il valore aggiunto contenuto nell’approccio promosso dal Pei-Agri è stato ampiamente compreso ed accettato e, ad oggi, numerose sono le regioni italiane e gli stati membri che intendono avvalersi dei Gruppi Operativi (GO) nei loro Programmi di sviluppo rurale per il periodo 2014-2020 o sfruttare le opportunità offerte da progetti multi-attore e da network tematici nel programma Horizon 2020 della politica per la Ricerca e l’Innovazione.
Prendendo avvio da un precedente contributo di Agriregionieuropa in cui sono stati presentati la struttura di governance del Pei-Agri, gli strumenti finanziari e le entità (gruppi operativi) legate alla sua implementazione, le sue fasi di attuazione e le strutture di supporto quali Service Point e Focus Group (Materia, 2013), il presente articolo intende fornire un quadro di aggiornamento ad oggi delle attività, nonché sottolineare determinati aspetti cruciali soprattutto in questa attuale fase di implementazione.
L’idea di base e gli strumenti finanziari a supporto del Pei-Agri
Accanto al modello lineare di trasferimento della conoscenza e dell’innovazione (vale a dire, dal laboratorio alla pratica), il Pei-Agri intende accelerare l’innovazione in agricoltura promuovendo il modello interattivo dell’innovazione. Nei GO, entità base del Pei-Agri nella politica di sviluppo rurale, come anche nei progetti multi-attore e nei network tematici di Horizon 2020, le differenti competenze dei soggetti partecipanti ad un determinato progetto (agricoltori, ricercatori, imprese, Ong, servizi di consulenza, etc.) permettono un avanzamento più rapido verso l’innovazione grazie alla condivisione di conoscenze, esperienze ed intuizioni. Non si tratta semplicemente di sfruttare la conoscenza teorica acquisita a fini pratici, bensì di co-creare conoscenza volta alla ricerca di soluzioni innovative (in termini di processi, pratiche, prodotti, servizi o tecnologie) a problemi concreti che gli agricoltori si trovano a dover affrontare. E questo, in un approccio che vede l’agricoltore diventare operatore attivo nel progetto: il nome scelto per i GO rispecchia infatti l’operatività richiesta a tutti i partecipanti al progetto.
La cooperazione tra pratica agricola, ricerca scientifica e altri attori pertinenti alle finalità del progetto garantisce che le soluzioni testate/trovate corrispondano ai bisogni, siano adatte all’utilizzatore finale e possano essere direttamente applicabili.
Il contesto normativo in cui si regola l’operatività del Pei è dettato dal nuovo regolamento sul sostegno allo sviluppo rurale per il periodo 2014-2020, adottato il 17 dicembre 2013 con il titolo Regolamento n. 1305/2013 (Commissione Europea, 2013). La tabella 1 riporta schematicamente gli articoli rilevanti in tema Pei e la loro dicitura.
Tabella 1 - Articoli particolarmente rilevanti per il Pei nel Regolamento n.1305/2013
Come anticipato, il Pei-Agri utilizza e collega politiche e strumenti finanziari già esistenti: la politica di Sviluppo Rurale attraverso il sostegno dei GO e quella di Ricerca & Innovazione. Queste politiche e strumenti operano in maniera complementare sul territorio regionale/nazionale e sovranazionale.
Il Pei-Agri nella politica di sviluppo rurale: gruppi operativi e sistemi di supporto all'innovazione
Nella politica di sviluppo rurale, la misura chiave per la costituzione e gestione dei GO è la misura “Cooperazione”, prevista dall’articolo 35. Il sostegno è concesso per la cooperazione tra almeno due soggetti.
La misura “Cooperazione” è estremamente ampia e può riguardare diversi interventi, tra cui: l’attuazione di progetti pilota; lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi, servizi e tecnologie nel settore agroalimentare e in quello forestale; la cooperazione tra piccoli operatori; la cooperazione di filiera e le attività promozionali per lo sviluppo di filiere corte e di mercati locali; le azioni per la mitigazione del cambiamento climatico; gli approcci collettivi a progetti e pratiche ambientali.
Nell’ambito dei singoli Psr, due scenari sono possibili in termini di sostegno ai GO:
- il sostegno per la costituzione del GO è concesso attraverso la misura “Cooperazione” e i costi relativi al progetto sono finanziati tramite altre misure (ad esempio, tramite la misura “Investimenti”) o altri fondi;
- il sostegno per la costituzione del GO e i costi relativi al progetto sono entrambi finanziati attraverso la misura “Cooperazione”.
Figura 1 - Schemi di sostegno dei GO
Il Regolamento n. 1305/2013 (Art. 56 e 57) prevede pochi e semplici requisiti per i GO. I GO devono dotarsi di un regolamento interno (in modo da stabilire le responsabilità e garantirne il funzionamento), devono descrivere il progetto innovativo che intendono sviluppare, collaudare, adattare o realizzare, i risultati attesi e in che modo contribuiscano all'obiettivo del Pei-Agri di incrementare la produttività e migliorare la gestione sostenibile delle risorse. Alla conclusione del progetto, il GO deve divulgarne i risultati, in particolare attraverso la rete Pei. Questi requisiti possono essere integrati con requisiti aggiuntivi (come ad esempio, una composizione "minima" in termini di categorie di partner all'interno del GO) decisi dalle Autorità di gestione. Il "Regolamento recante le disposizioni di applicazione del regolamento n.1305/2013", recentemente finalizzato dalla Commissione europea e, al momento in cui si scrive questo articolo, al vaglio del Parlamento Europeo, fornirà più ampi dettagli riguardo le norme generali e le disposizioni specifiche sulle misure di sviluppo rurale, le disposizioni in materia di ammissibilità e le disposizioni amministrative.
Tuttavia, è fin d'ora importante sottolineare che, poiché i GO operano per trovare soluzioni nuove ed innovative, il sostegno non potrà essere concesso ad un gruppo preesistente che intende continuare un progetto già in essere (Figura 2).
Figura 2 - Beneficiari del sostegno
La costituzione di un GO può presentare delle difficoltà: talvolta il singolo operatore si scontra con la difficoltà di riunire le competenze, di reperire risorse utili (compreso il tempo) o di identificare le fonti di finanziamento necessarie per creare un GO e lanciare un progetto. La facilitazione del dialogo tra categorie di operatori che tendono ad uno stesso obiettivo (le finalità – ed il successo – di un progetto) ma che hanno interessi, "linguaggi" e visioni differenti è un aspetto da non sottovalutare. Il ricorso a delle figure o strutture specializzate che agiscano in qualità di Innovation Support Services e che facilitino questi processi può rappresentare una soluzione.
I sistemi di supporto all'innovazione (che potremmo definire come un concetto innovativo dei sistemi di consulenza) possono svolgere il loro ruolo nella costituzione di un GO o in una o più fasi dello sviluppo di un progetto:
- possono "captare" intuizioni innovative e identificare nuove idee: la profonda conoscenza del settore agricolo e/o forestale, nonché del territorio e dei diversi attori che vi operano, legata ad una solida comprensione dei fattori economici, ambientali e sociali ad esso correlati può facilitare questa funzione;
- possono aiutare a identificare i partner adeguati per un progetto, mirando alla complementarietà di conoscenze, competenze e infrastrutture. Questo tipo di supporto può spaziare oltre il territorio/regione, coinvolgere differenti settori economici e discipline scientifiche;
- possono identificare le fonti di finanziamento più adatte per il progetto ed aiutare il GO a presentare un proposta di progetto solida e congrua rispetto ai criteri indicati nei bandi. Il supporto può coprire anche la preparazione dell'accordo di partenariato che deve essere avallato da tutti i partner.
Il Regolamento sullo sviluppo rurale offre opportunità destinate a sostenere attività di supporto all'innovazione attraverso networks dedicati all'interno della Rete Rurale Nazionale (Rrn), come previsto dall'Art.54(2), e attraverso servizi di consulenza aziendale mirati all'innovazione previsti sia dall'Art.15(1)(b) che all'interno della stessa misura di Cooperazione [Art. 35(5)(b)].
I progetti "multi-actor" e i network tematici in Horizon 2020
Il principio base che sottende al Pei-Agri, cioè l’attuazione di progetti innovativi interattivi, è ripreso in Horizon 2020 sotto il concetto di “progetto multi-attore”.
L’appello a proposte del Work Programme 2014-2015 (link nei "Siti di riferimento") è stato pubblicato lo scorso 13 dicembre 2013. Alcuni bandi nel contesto della sfida per la società Sustainable Food Security (Sfs) e di Innovative, Sustainable and Inclusive Bioeconomy (Isib) richiedono esplicitamente la partecipazione di diverse categorie di attori nel progetto (tali bandi sono identificabili tramite i termini "multi-actor approach" e "thematic network"). La valutazione delle proposte prenderà in dovuta considerazione il ruolo effettivo (e non solo di "presenza") di ogni partner all'interno del progetto. Il processo di valutazione è organizzato in uno o in due stadi a seconda degli argomenti trattati. Per l’anno 2014 e per i bandi che prevedono una valutazione in due fasi, la data di sottomissione si è chiusa nel mese di marzo 2014, mentre la data di sottomissione finale per tutti i bandi è fissata per il mese di giugno 2014.
Una delle novità operative previste dal nuovo programma di supporto alla ricerca europea Horizon 2020 è la previsione di un orizzonte temporale più lungo per l’organizzazione delle attività di ricerca. Il Programma di Lavoro è difatti biennale, pertanto da un alto sono già pubblicati gli argomenti di ricerca su cui indirizzare le attività per il l 2015, dall’altro questo permette sin d’ora l'interazione tra partner potenziali, tempi più "comodi" per la preparazione delle proposte e una migliore organizzazione dei lavori.
Il Network Pei-Agri e gli strumenti chiave al suo servizio: il sito web e il Service Point
Il Pei-Agri è stato concepito al fine di promuovere un settore agricolo e forestale più produttivo, che tenga in dovuta considerazione i criteri di sostenibilità e sia in grado di affrontare le sfide che si presentano quotidianamente (quali competizione, volatilità dei prezzi di mercato, cambiamento climatico, requisiti ambientali sempre più stringenti)
Se consideriamo il settore agricolo e forestale in senso lato (con le differenti possibili forme di pratiche agricole e forestali, la ricerca, l'industria agro-alimentare e le catene di approvvigionamento ad esso correlati) numerose sono i network (tematici e/o rurali, nazionali e/o sovranazionali) a disposizione dei diversi utilizzatori. Tuttavia, manca, ad oggi, una piattaforma unica che riunisca a livello europeo (ma anche al di là dei confini dell'Unione) i diversi operatori del settore.
Il Network Pei-Agri ha quest'ambizione!
Grazie al sito web del Network Pei-Agri attualmente in fase di avanzato sviluppo e che sarà aperto al pubblico nel corso del mese luglio 2014, verrà offerto agli utilizzatori un nuovo portale interattivo. Questo portale sarà composto di due sezioni principali: una statica, che ricalca, ampliandole, le funzioni dell'attuale sito web della Commissione europea (link nei "Siti di riferimento"), e una interattiva, dove, grazie ad un motore di ricerca che permette vari tipi di filtro, potranno essere ricercate (e, sotto alcune condizioni, fornite) informazioni su progetti (azioni innovative, progetti di ricerca, GO), opportunità di finanziamento, eventi.
La ricerca sarà possibile anche attraverso parole chiave: è stata stilata una lista predefinita di più di 850 parole (tags) tradotte nelle 23 lingue dell'Unione che serviranno per marcare le informazioni contenute nel sito. Per ovvie ragioni di budget e di gestione, non è stato possibile fornire un sito web in cui le informazioni contenute siano tutte tradotte nelle diverse lingue dell'Unione. Tuttavia, la ricerca tramite parole chiave consentirà di ottenere tutte le informazioni e i documenti che, nelle diverse lingue, sono stati marcati dalla parola chiave in questione. La traduzione dei testi ottenuti potrà poi essere fatta utilizzando i motori di traduzione forniti dal web.
Nel “Meeting Point” del sito si potranno anche ricercare partner per progetti innovativi: il processo di ricerca sarà facilitato dalla predisposizione di criteri atti a selezionare, per esempio, specifiche categorie di partner o una determinata localizzazione geografica.
L'accesso alle informazioni sarà libero ed aperto ad ogni utilizzatore. Perchè si possa entrare a far parte del Network Pei-Agri (e quindi beneficiare di servizi aggiuntivi, quali la possibilità di registrare i propri progetti e di apparire nelle ricerche come partner potenziale), gli operatori dovranno registrarsi.
Il sito offrirà agli utilizzatori registrati altre funzioni come la possibilità di "pubblicizzare" un'idea di progetto e ricercare collaborazioni, la possibilità di sottomettere i bisogni in ricerca, nonché una "sezione" personale (My Eip-Agri) per seguire gli argomenti che più interessano.
Per animare e sostenere le attività del Network Pei-Agri e per coadiuvare la DG Agricoltura e sviluppo rurale nelle varie attività da svolgere, nell’aprile 2013, è stato istituito il Service Point dell’Eip-Agri (link nei "Siti di riferimento") con sede a Bruxelles. In aggiunta a servizi di consulenza/helpdesk, il Service Point sostiene lo sviluppo del Network Pei-Agriaggiornando le informazioni disponibili sul website, collegando i diversi attori, incoraggiando la discussione su argomenti legati all’innovazione in seminari e workshops, approfondendo tematiche concrete nell’ambito dei focus groups.
Considerazioni conclusive
Dopo un inizio esitante, il Pei-Agri è oggi entrato a pieno titolo nelle riflessioni e discussioni in corso per la programmazione dei Psr 2014-2020. Le Autorità di Gestione, ciascuna al suo ritmo, stanno riflettendo su come integrare le opportunità offerte dal Pei-Agri nei programmi di sviluppo rurale secondo le priorità e gli obiettivi identificati sul proprio territorio.
Alcune questioni (tra cui, l'eleggibilità di certi costi, le nuove regole sugli aiuti di stato,…) restano ancora aperte e la Commissione Europea sta attivamente lavorando al fine di completare il quadro relativo a queste informazioni.
Il settore agricolo e la comunità scientifica devono essere adeguatamente informati sulle opportunità offerte dal Pei-Agri in modo da poter contare sul coinvolgimento, il supporto e la partecipazione di coloro che sono gli attori principali dei processi innovativi in agricoltura. Ma anche i settori correlati, economici e non, a monte o a valle, troveranno spazi di interesse e opportunità di crescita e sviluppo. Il conto alla rovescia per l’implementazione del Pei-Agri è cominciato!
Riferimenti bibliografici
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Materia V.C. (2013), Partenariato Europeo per l’Innovazione “Produttività e Sostenibilità in Agricoltura”: a che punto siamo? Agriregionieuropa anno 9 n° 35, Dic 2013
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Commissione Europea (2013), Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio