Agritoscanaeuropa anno 1 n° 0, Giugno 2015
Il progetto Agritoscanaeuropa
Benedetto Rocchi, Università degli Studi di Firenze
Il mondo rurale della Toscana è ad un punto di svolta. Dopo un intenso lavoro di preparazione, il nuovo Programma di Sviluppo Rurale della Toscana per il periodo di programmazione 2014-2020 è ufficialmente partito con la messa a bando dei primi 90 milioni di euro per investimenti e di 40 milioni per i giovani imprenditori. Come ricorda l'assessore Salvadori nell'intervista che ha rilasciato per questo numero zero di Agritoscanaeuropa, si tratta di un momento importante, atteso a lungo dai produttori agricoli e dagli attori del mondo rurale toscano. La possibilità di pianificare nuovi investimenti giunge in una fase in cui il quadro macroeconomico mostra alcuni, timidi segnali di ripresa. Con l'apertura dell'Expo di Milano, inoltre, l'agricoltura è tornata al centro dell'attenzione non solo delle istituzioni e degli operatori nella filiera agroalimentare globale, ma anche della società civile e dei consumatori. La Toscana è presente a Milano per proporre il suo modello che non rinuncia a trovare un giusto equilibrio tra valorizzazione delle tradizioni e spinta verso l'innovazione.
Il progetto Agritoscanaeuropa che il numero "Zero" presenta vuole essere un contributo del mondo della ricerca a questo momento ricco di opportunità. Un gruppo di ricercatori di alcuni Dipartimenti delle Università della regione, ha pensato di offrire un nuovo strumento a servizio dello sviluppo dell'economia rurale. La possibilità di declinare secondo una prospettiva toscana l'esperienza di Agriregionieuropa, oggi la rivista in lingua italiana dedicata ad agricoltura e ruralità più letta e citata (è di pochi giorni fa la notizia del raggiungimento del primo milione di pagine lette sul sito di Are) è particolarmente promettente, da una molteplicità di punti di vista.
In primo luogo Agritoscanaeuropa offre un ponte tra mondo della ricerca e mondo della produzione (e non solo) pensato per conciliare il rigore dei contenuti con la loro accessibilità per un'ampia platea di lettori, anche non specialisti. In Toscana sono molte le nuove conoscenze prodotte anche dall'interazione tra Università, centri di ricerca e attori del mondo rurale, spesso con il contributo essenziale del finanziamento regionale. Nell'articolo firmato da Gianluca Brunori e altri autori sull'esperienza dei Progetti Integrati di Filiera si dà conto di alcune di esperienze nelle quali ricercatori, imprenditori e altri stakeholder hanno tentato di diventare partner in un senso non solo formale del termine, intorno a progetti di innovazione pensati per trasformarsi in attività economiche competitive. La presenza della Toscana su Agriregionieuropa è sempre stata viva, come testimoniano gli articoli dei quali il lettore può trovare il link su questo numero Zero: con Agritoscanaeuropa speriamo di incrementarla ulteriormente.
La piattaforma on-line della testata regionale consentirà un aggiornamento costante e tempestivo delle informazioni disponibili sui settori e i molteplici volti del mondo rurale toscano. L'articolo di Roberto Fratini che proponiamo in questo numero zero, ad esempio, fa il punto sul settore foresta legno regionale, valorizzando le più recenti fonti statistiche e risultati originali di attività di ricerca per delineare le prospettive del comparto e porre alcune interessanti osservazioni di politica regionale. Il breve intervento di Stefano Benedettelli richiama l'attenzione su una particolare produzione, quella delle sementi certificate, che in Toscana è strettamente legata alla valorizzazione delle produzioni di qualità: basti pensare all'importante attività di recupero, caratterizzazione e valorizzazione delle varietà cerealicole tradizionali che da anni viene realizzata. Il ruolo dell’Ente Toscano Sementi, che dal 1929 seleziona e caratterizza nuove varietà, è oggi messo in difficoltà da una crescente precarietà delle fonti di finanziamento.
Un aspetto che sta particolarmente a cuore del comitato di direzione di Agritoscanaeuropa è la possibilità di rendere disponibile uno spazio pubblico e neutrale per il dibattito sulle problematiche del mondo rurale toscano e sulle politiche regionali. Questo numero Zero ospita l'intervento di tre organizzazioni di rappresentanza del mondo della produzione agricola che dalle loro specifiche prospettive fanno il punto sulle sfide per il futuro dell'agricoltura toscana. La piattaforma di Agritoscanaeuropa consentirà di aprire forum di discussione on-line su specifici temi, che potranno essere promossi e moderati, insieme al comitato di direzione, dagli stessi promotori, rappresentando non solo uno stimolo verso politiche regionali più efficaci, ma anche per l'individuazione di nuove domande di ricerca a sostegno delle attività produttive.
Più in generale Ate aspira a diventare una vera e propria piattaforma di comunicazione a servizio del mondo rurale toscano. Ad esempio offrendo servizi di informazione e orientamento per beneficiari e stakeholder sulle opportunità offerte dalle politiche regionali. Oppure sviluppando attività di formazione on line, secondo un modello già sperimentato con successo dalla testata "madre", con lo scopo di sostenere l'efficienza delle attività imprenditoriali e l'efficacia delle politiche. Più in generale mettendo informazione e formazione di qualità a disposizione di tutti coloro che si accostano al mondo rurale toscano con curiosità e interesse, anche al di fuori dei suoi confini usuali.
Agritoscanaeuropa è in una fase progettuale avanzata. Il gruppo di lavoro che lo promuove spera di completarla per passare in tempi rapidi dal "prototipo" che viene offerto oggi ai lettori ad una regolare pubblicazione. In attesa di raggiungere questo obiettivo un grazie particolare va ad Agriregionieuropa e all'Associazione Alessandro Bartola che hanno incoraggiato l'iniziativa.
Il link all'intero fascicolo si trova qui: [pdf]