Il social trekking è un tipo di ecoturismo basato sul camminare lentamente, un turismo centrato più sulla persona che sul luogo. I camminatori di gruppo o "social trekkers" rappresentano, in questo senso, una nuova categoria di turisti viaggiatori che guardano al luogo da visitare come un insieme composito di paesaggio, cultura ecologica e antropologica; camminano quindi non solo per conoscere ma anche per entrare in contatto con le comunità. I partecipanti ai cammini sono spesso piccoli gruppi di persone che già si conoscono, che intendono vivere questa esperienza mettendo al centro del camminare lento proprio la relazione con il territorio. Il fenomeno negli ultimi anni ha conosciuto una crescita importante, soprattutto attorno ad alcuni itinerari “storici” che da sempre sono meta dei camminatori, come il noto "Cammino di Santiago di Compostela" o la "Via Francigena", frequentato da circa 24.000 italiani ogni anno1. La proposta social trekking oggi attrae molto anche il mondo dei turisti “eco-sensibili”, ovvero quanti vogliono vivere il viaggio riducendo al minimo l’impatto con il territorio, che oltre a meta da visitare è anche terra da rispettare e preservare; un’esperienza da vivere privilegiando il contatto umano e l'osservazione nel rispetto della natura e dei suoi tempi, che non di rado viene documentato da immagini e contenuti prodotti dal turista camminatore. Dal Manifesto del social trekking [link] citiamo:
"Dalla rete virtuale alla rete dei sentieri, delle emozioni, dell’incontro. (…) Un modo per stare connessi a una rete fisica fatta di persone che viaggiano a piedi per riscoprire assieme il piacere di camminare con altri, assaporando il silenzio, la lentezza della terra, l’armonia della natura e dei suoi elementi. (…) Proponiamo il minimo impatto ambientale prediligendo gli spostamenti con mezzi pubblici, il car-pooling o addirittura, il partire da casa propria a piedi per raggiungere il punto di ritrovo".
Molti dei gruppi di social trekking utilizzano il web per coinvolgere i partecipanti attorno alle proposte di viaggio, sia in fase di pianificazione che come spazio di condivisione a trekking concluso. In questo ambito diventa interessante analizzare come operatori e turisti utilizzano i social media nella promozione dell’offerta del social trekking; in particolare indagare quali sono le esperienze di osservazione/condivisione maggiormente interessanti dal punto di vista informativo per il territorio. I camminatori italiani sono numerosi e stimati sulle 600.000 persone da un’inchiesta della rivista web Terre di Mezzo2 rappresentando un target potenzialmente molto interessante non solo per il turismo ma anche per raccogliere dati di interesse territoriale grazie allo sviluppo delle tecnologie mobile e delle piattaforme social nel Web (Fondazione Univerde, 2014).
Il turismo al tempo del web 2.0
E’ sempre più evidente da studi e ricerche di settore che Internet, e in particolare gli strumenti del Web 2.0, hanno cambiato radicalmente il mondo del turismo. I cosiddetti User Generated Contents (Ugc) ovvero i contenuti creati dagli internauti, influenzano pesantemente il modo con cui le persone scelgono le proprie destinazioni e selezionano gli operatori per i propri viaggi. E se è vero che da sempre il parere di un amico vale più di uno spot di agenzia, oggi la community degli amici sul web è molto più vasta ed interconnessa ed ha quindi modo di condividere i consigli personali su mete, operatori e stili di viaggio ad una velocità e con una diffusione che fino ad alcuni anni fa era impensabile. Come riporta un lavoro presentato alla conferenza sul turismo Enter 2011 (Milano et al., 2011), già nel 2007 l’annuale Country Brand Index, che misura l’attrattiva dei paesi rispetto a diversi aree di interesse, identificava nel canale web quello con il peso e importanza massima (67%) nella raccolta di informazioni su una destinazione turistica.
L’aumento delle piattaforme dinamiche e interattive dedicate al turismo, come TripAdvisor ad esempio, e la crescita di quelle di social networking, come Facebook e Twitter offre oggi una tale ricchezza di informazioni che sovrasta i canali del marketing tradizionale nella pianificazione e nella gestione del viaggio. E poiché il turismo è un’industria cosiddetta “information-intensive”, le informazioni dei “pari”, cioè degli altri turisti, assumono un carattere particolarmente rilevante in questo settore ancor più che in altri (Gretzel, 2006). Va aggiunto che l'interesse economico che sta alla base del fenomeno solleva parallelamente importanti questioni sull'autenticità e affidabilità dei giudizi espressi sulle piattaforme di condivisione dedicate, che si trovano a gestire il problema delle false recensioni3.
Guardando all’impatto del fenomeno social media sul mondo del turismo, Xiang et al. (2010) individuano due tendenze principali. Da un lato il web 2.0, fatto di blog, comunità virtuali, social networks o siti di media-sharing come Flickr o Youtube, ha visto crescere in modo vertiginoso la sua popolarità tra i viaggiatori tramite un flusso di contenuti vario: foto, video, percorsi e suggerimenti condivisi, fonte di informazione preziosa per il turista sia in fase di preparazione che durante il viaggio stesso. Dall’altro lato i canali social sempre disponibili anche grazie alla diffusione di smartphone e tablets, si fanno essi stessi veri mediatori dall'esperienza di viaggio e diventano un modo per prolungarla e per riviverla una volta che il viaggio si è concluso. Questa condivisione di immagini, parole, dettagli, emozioni diventa a sua volta fonte di primaria importanza per gli altri turisti in cerca di destinazione o in fase di scelta. Esiste quindi un universo di informazioni condivise in continua crescita che oggi non può essere ignorato da quegli attori, commerciali e istituzionali, che vogliono promuovere il territorio. E’ nella rete infatti che il marketing territoriale può scoprire quali linguaggi, prodotti, luoghi sono maggiormente apprezzati dai visitatori, anzi dalle diverse comunità di visitatori.
Ad oggi cominciano a delinearsi metriche consolidate di analisi delle piattaforme social, come Facebook, e sono disponibili strumenti potenti di analisi come quelli delle tecniche di analisi testuale (text mining) i quali ci vengono in aiuto per setacciare i contenuti pubblicati dagli utenti e ricavarne preziose informazioni sia per scopi di ricerca che per ottimizzare le strategie di marketing turistico e di promozione dei territori rurali.
Questo contributo presenta una “tool box” composta da metriche quantitative e tecniche di text mining che può essere applicata alle pagine Facebook ai fini dell’ascolto attivo della community degli utenti. Questa è stata applicata a dieci pagine Facebook di gruppi, agenzie e community del mondo social trekking. Si tratta in particolare di metriche utili a valutare la gestione delle pagine, il livello di coinvolgimento degli utenti e l’efficacia comunicativa della pubblicazione delle diverse categorie di contenuti, oltre ad una serie di strumenti di analisi testuale che possono essere utili per estrarre informazioni significative ai flussi informativi sui social media. Oltre a presentare la metodologia si presentano alcuni dei risultati di questa analisi.
Selezionare le metriche di analisi: la metodologia di questo lavoro
L'uso di Facebook (FB) per analisi e retrieval di tipo sociale è ormai cosa appurata dalla letteratura di diversi ambiti scientifici (Wilson, Gosling, Graham, 2012). L'analisi di un canale social, come quello di una o più pagine pubbliche di Facebook, non può prescindere da un concetto chiave: l'utilizzo di indici quantitativi comparativi4, cioè parametri capaci di fornire indicazioni sullo stato di attività di una pagina singolarmente considerata e rispetto ad altre, ed ulteriori categorie di indici più specifici relativi ai contenuti della pagina, in grado di fornire elementi per una valutazione della gestione della pagina. Quest’ultimo comprende il concetto di “engagement”, cioè la capacità di coinvolgere gli utenti, sia sul canale che sui singoli contenuti, di generare attività e risposte da parte dei visitatori della pagina. A questo particolare riguardo, possiamo affermare che gli indici validi per i social networks derivano dal conteggio di eventi/azioni effettuabili dagli utenti registrati sul canale. Nel caso particolare delle pagine pubbliche Facebook, come nel caso analizzato, possiamo distinguere azioni di dichiarazione di gradimento relativi alla pagina in sé (Page Likes/Mi piace), che allo stesso tempo definiscono il numero complessivo di utenti (i cosiddetti “fan” della pagina); azioni sui contenuti pubblicati nella pagina sia dagli utenti che dall’amministratore della pagina stessa (Page Post). Questi Page Post nel caso di pagine Facebook sono: messaggi testuali (Status), immagini (Photo), video e links.
Ciascuno di questi contenuti può ricevere a sua volta un’azione da parte degli utenti della pagina (quelli che hanno cliccato “Mi Piace” sulla pagina), azione che può essere classificata come: apprezzamento (Like/Mi piace), condivisione del contenuto sulla pagina dell’utente (Share/Condividi) o commento testuale al singolo contenuto (Comment/Commenta).
Allo scopo dell’analisi sono state prese in considerazione anche altre metriche, definite nel paragrafo successivo.
In questo lavoro sono stati ripresi e messi a punto strumenti di analisi per la valutazioni dei contenuti e dell’attività di alcune pagine Facebook. Le analisi sono state articolate con il preciso scopo di stabilire e quindi descrivere contenuti e caratteristiche del canale su tutto il flusso storico pubblicato fino al giugno 2013 di dieci pagine pubbliche su Facebook. Nella tabella 1 sono presentate le denominazioni delle pagine, la dimensione di queste, il loro grado di attività, tutti elementi qualificanti l’attività di social networking come combinazione dell'interesse, delle abilità dei gestori della pagina e la capacità di risposta della comunità di utenti che aderiscono a quelle pagine.
Gli obiettivi cui risponde questo “tool kit” di strumenti e tecniche di analisi sono essenzialmente tre:
- selezionare metriche quantitative utili a capire il livello di coinvolgimento e di attività delle singole pagine Facebook;
- setacciare i corpus testuali della pagine Facebook al fine di individuare per ciascuna i termini unici più ricorrenti, utili a identificare un eventuale spazio semantico caratteristico di ciascuna pagina;
- individuare nel corpus di testi la presenza di termini geografici reali, utili per definire una sorta di “mappa di viaggio” derivata dalle conversazioni tra utenti e gestori della pagina. Una possibile proposta per la costruzione di impronta geografica della narrazione del viaggio come emerge dal racconto costruito su Facebook.
In questo contributo oltre a spiegare la metodologia si espongono solo alcuni dei risultati di interesse, in particolare quelli relativi ai punti 1 e 3.
Le pagine Facebook prese in esame sono state scelte per similarità tematica/semantica ai contenuti presenti sui siti web di riferimento appartenenti al mondo del social trekking Italiano.
Nella definizione delle metriche per l’analisi delle pagine, i parametri presi in considerazione per ciascuna pagina sono: la dimensione del numero di utenti (fans); l’età della pagina definita come il numero di giorni compresi fra la data della creazione del primo contenuto pubblicato e la data di creazione dell’ultimo (entro il limite temporale del 26/06/2013); una metrica di diffusione e visibilità della pagina che è fornita direttamente dal canale Facebook come “Persone che ne parlano”5, letteralmente altri utenti che su Facebook trasmettono qualcosa della pagina. La metrica “Attività” è un parametro derivato definito come il rapporto tra le "persone che [ne] parlano" e il numero totale di fan della pagina. L'attività di pagina è espressa come percentuale e rappresenta un indice della vitalità media della pagina valido per un periodo di tempo determinato (vedi tabella 2). Questo parametro ci dice quanto il canale è veramente “sociale” o se piuttosto viene gestito come un canale monodirezionale di pubblicazione di contenuti, cioè senza favorire le conversazioni. Sul versante dei contenuti sono state poi prese in considerazione le distribuzioni in frequenze assolute delle varie tipologie di contenuti pubblicati nelle pagine per avere così un’indicazione di quale sia il peso relativo di una categoria di contenuto rispetto all’intero volume di contenuti pubblicati.
La raccolta dei dati delle singole pagine è stata svolta con gli strumenti di sviluppo Graph Api, applicazioni proprietarie della piattaforma che permettono la raccolta dei dati e dei contenuti6.
Per ogni pagina fino alla data stabilita, quindi un periodo variabile in funzione della data di nascita della pagina, come indicato dalla tabella 1, tutti i post pubblicati in ciascuna singola pagina sono stati acquisiti. I dati relativi ai singoli post sono comprensivi del contenuto dei vari elementi (immagini/video/links) che li compongono, come del conteggio degli eventi di cui sono stati oggetto, quali condivisione (Shares), apprezzamento (Likes) o commento (Comments).
E' stata studiata in primo luogo la relazione quantitativa lineare (regressione lineare) fra le numerosità degli eventi Likes, Shares e Comments (variabili dipendenti) e i volumi per tipo di contenuto utilizzando come campione le statistiche delle dieci pagine (variabili indipendenti). L'analisi è di tipo esplorativo ed è stata condotta tramite l'utilizzo di modelli statistici lineari7.
Sono stati implementati quindi 3 modelli da cui è stato possibile visualizzare, tramite la normalizzazione dei coefficienti di regressione, l'impatto relativo sulle componenti che regolano l'attività di pagina (commento, apprezzamento e condivisione) delle varie tipologie di pubblicazione. Questo è stato importante per capire che lo stile di gestione della pagina e le scelte editoriali (stabilire se pubblicare un video, una foto o un testo) giocano un ruolo molto importante per indurre attività nella comunità e e favorire il suo ampliamento tramite la diffusione di contenuti da altri utenti.
Per completare il lavoro oltre all'analisi delle metriche di pagina e della sua dinamica di attività sono stati messi a punto alcuni strumenti per l’analisi testuale dei contenuti presenti nelle pagine, grazie a opportune librerie statistiche8. Queste permettono l'analisi del lessico e delle ricorrenze delle parole comuni e di quelle caratteristiche di ciascuna pagina. Lo scopo è stato quello di individuare delle comunalità e delle divergenze dei lessici per capire il grado di diversificazione dell'identità di community dichiaranti un interesse su un tema comune come il social trekking. L'analisi permette di generare delle wordcloud, cioè infografiche delle frequenze dei termini unici presenti in ciascuna pagina. Un tema importante infatti per un canale Facebook che intende promuovere un’attività turistica territoriale, e che è a tutti gli effetti un medium di comunicazione, è rappresentato anche dalle sue caratteristiche di espressione terminologica che contribuisce a disegnare la specifica narrazione condivisa fatta dagli utenti. La wordcloud dei termini unici più frequenti riscontrati nei post delle pagine permette una misura efficace del profilo delle comunità di utenti e può essere utile ad indicare gli interessi e le dinamiche di attenzione verso luoghi e attività del territorio.
Ultimo aspetto che è stato considerato nella metodologia di analisi esplorativa è costituito dalla verifica della presenza dei termini geografici utili presenti nelle conversazioni, indice della dimensione territoriale presente nei testi delle pagine analizzate, e quindi elemento utile a individuare i luoghi geografici a cui punta l'interesse delle comunità, in questo caso specifico, a comunità dei camminatori aderenti. L’idea è quella di verificare se esiste un’impronta geografica (geo-fingerprint) delle conversazioni e rappresentarla, in modo da individuare gli elementi e i confini geografici caratteristici delle singole pagine Facebook. Sono stati a questo scopo individuati nei testi di ciascuna pagina i termini geografici presenti, con una particolare attenzione a quelli relativi all'area toscana. Il lavoro ha utilizzato il servizio web “GeoNames” (www.geonames.org) e i geo-nomi della piattaforma OpenstreetMap9. La frequenza delle ricorrenze dei geo-nomi - cosi indichiamo i termini di entità geografiche riconosciute dal servizio tramite procedura ricorsiva - è stato mappato con le proprie coordinate geografiche sulla piattaforma Google Earth®. E' stato così possibile evidenziare l'esistenza di pattern spaziali, cioè di reticoli di luoghi maggiormente frequentati o di interesse da parte degli utenti della pagina, o comunque quelli maggiormente comunicati sulla pagina; luoghi che nella maggioranza dei casi rappresentano gli itinerari tipici su cui è organizzata l’attività turistica del social trekking. Questo prodotto può rappresentare un utile strumento ai fini del marketing territoriale e per la promozione delle economie rurali.
Tabella 1 - Pagine prese in esame e periodo di analisi (dalla creazione al 26/06/2013)
Alcuni risultati
Questo studio fa parte di un lavoro più ampio presentato nel corso della 25° Conferenza internazionale della società di sociologia rurale che si è svolta a Firenze nell’Agosto 2013, 25th Esrs Conference, (Trampetti et al., 2013) in cui gli autori hanno presentato l'analisi di questionario su un campione di camminatori (attivi o interessati a questo tipo di esperienza); analisi volta a caratterizzare questo tipo di turisti/visitatori e indagare sulle loro abitudini d’uso della tecnologie internet e mobile. A questa indagine di tipo sociologico è stata affiancata anche un'analisi sui flussi informativi derivanti da pagine pubbliche Facebook di riferimento per il social trekking. Per brevità di spazio solo alcuni risultati dell'indagine sono qui riportati. Il primo riguarda le performance delle pagine, il secondo i contenuti più efficaci per avere una buona animazione e infine il terzo l'estrazione di informazioni geografiche utili per il marketing. La tabella riassume l’andamento delle principali metriche analizzate per ciascuna delle pagine Facebook prese in esame. Nella tabella 1 la seconda colonna è la data di creazione della pagina Facebook, il numero di post è relativo allo storico fino alla data limite del 26 giugno 2013.
Le informazioni riguardanti i dati di pagina (Tabella 2) sono direttamente raccolti dalle applicazioni della piattaforma Facebook (Graph Api) e si riferiscono alla data di 26/06/2013, in un periodo considerato dai camminatori importante per la stagione. L'indice attività è stato calcolato come rapporto tra la metrica “Persone che ne parlano” e il numero totale di “Mi piace”.
Tabella 2 - Pagine Facebook analizzate e principali metriche in data 26/06/2013
La tabella è ordinata in base all'indice “Attività” che esprime la vivacità della pagina. Il numero di fan, che coincide con il numero di “Mi piace” raccolti dalla pagina, è generalmente utilizzato per indicare la popolarità di una pagina su Facebook, ma non rappresenta il successo reale della pagina stessa, non esprime infatti la capacità della pagina di creare conversazioni e di costruire una community attiva. Come si vede infatti le pagine che hanno maggiore attività non sono necessariamente quelle che contano il maggior numero di "Mi piace" in assoluto. Le pagine più attive risultano invece quelle come “Associazione Europea Vie Francigene”: una pagina che racchiude diverse tipologie di utenti, uniti virtualmente dall’interesse verso l'itinerario di cammino della nota "Via Francigena"; mentre la pagina che ha maggiori fan, “Il Movimento Lento”, è al 4° posto nella classifica delle pagine più attive (nel periodo evidenziato). Una valutazione assoluta e quantitativa non è semplice. Esistono limitate risorse web autorevoli per avere una quadro dell'evoluzione di una piattaforma privata come Facebook e fare confronti di tipo benchmarking tra le diverse pagine. Le medie di riferimento per pagine pubbliche dipendono necessariamente dalla nazione e dalla categoria. I dati globali sono disponibili per campioni. La media globale di fan o amici per pagina afferma Wolfram.com è 22910. Andrea Vahl specialista del portale socialexaminer.com afferma che pagine di Facebook vitali hanno un indice di attività compreso fra 1% e 5%11.
Quali contenuti funzionano meglio?
Il secondo aspetto dell'analisi ha poi valutato quali sono le tipologie di contenuti che risultano più coinvolgenti e capaci di attivare l'azione degli utenti. Come già indicato in metodologia è stato valutato quanto, in media, le diverse tipologie di contenuti sensibilizzano gli utenti a indurre le tre tipologie di azione praticabili sui contenuti della pagina: l'azione “Commento”, “Mi piace” e “Condividi”. In definitiva viene indicato un peso percentuale di come ciascun tipo di contenuto incide sulla numerosità delle singole azioni degli utenti (Commento/Mi piace/Condividi). Ovviamente la somma delle percentuali riporta all'unità che corrisponde al conteggio totale dell'azione considerata.
Figura 1 - I tre grafici mostrano per ciascun comportamento dell’utente (Condividi/Shares, Commenta/Comments e Mi piace/Likes) l'impatto relativo della pubblicazione di ogni singola tipologia di contenuti
I tre grafici vogliono evidenziare quanto la singola tipologia di contenuti abbia un impatto negativo o positivo sulla numerosità delle Condivisioni/Commenti/MiPiace agiti dagli utenti della pagina.
Ad esempio la figura 1b) mostra come video, link e immagini abbiano un impatto positivo sul numero totale di Commenti della pagina (rispettivamente 20%, +38%; 80%), mentre la tipologia testo, ovvero quello che si definiscono aggiornamenti di “stato”, fanno deprimere (- 40%) la possibilità che quel contenuto sia commentato da parte degli utenti, avendo quindi un impatto negativo sulla numerosità dei commenti da parte degli utenti. Sono soprattutto i video, lo si vede in ciascuna figura, ad avere un effetto positivo sulla numerosità dei commenti. In particolare, come mostra la figura 1c, è sull’azione “Mi piace” che i video mostrano un peso davvero importante rispetto alle altre categorie di contenuti, suggerendo una motivazione di tipo emotivo nell’azione intrapresa dagli utenti. I post che contengono links invece hanno un peso maggiore nel far crescere la numerosità dell’azione di tipo “Condividi” (Figura 1a). Non sorprende questo se si pensa che un testo con link ha in generale un livello di informazione maggiore rispetto al testo semplice, proprio perché rimanda ad una risorsa esterna e quindi contiene una densità informativa maggiore. Mentre nelle azioni “Condividi” (Shares) la pubblicazione di aggiornamenti di stato, ovvero di semplici messaggi di testo, lavora negativamente sul volume totale delle condivisioni: le informazioni utili, quelle che gli utenti condividono sulle proprie pagine personali, riprendendole dalla pagina FB, sono solo quelle maggiormente informative, ossia quelle che contengono links.
Estrarre l’impronta geografica dalla narrazione
Un ulteriore elemento di analisi è stata la verifica e la ricorrenza della presenza di nomi di entità geografiche reali (geo-nomi), all'interno dei testi delle pagine Facebook analizzate. L'individuazione e la frequenza dei nomi geografici ha permesso di realizzare una infografica delle località più citate per ciascuna pagina Facebook presa in esame. La figura 2 è relativa alla mappa della pagina "Camminando Francigena": i cerchi colorati rappresentano con il loro diametro la dimensione della frequenza di citazioni della località su cui insistono, e descrivono sia il percorso dell'itinerario dei camminatori sia una valutazione dell'importanza data ai luoghi nelle conversazioni. E' un dato questo riconducibile al principio che le ricorrenze geografiche nelle conversazioni sono la misura reale di interesse, sia geografico, e quindi implicitamente territoriale, che turistico. Volendo dare un criterio di interpretazione della mappa è interessante notare che il geo-nome più citato in assoluto è in questo caso quello della località di Monteriggioni, sulla quale sembra convergere un interesse turistico che sovrasta quello di altre località. Possiamo concludere in questo caso che tale luogo rappresenta un punto centrale da considerare per ogni azione di promozione per aumentare la reputazione territoriale, e quindi turistica di quell'area o dei percorsi che la includono.
Figura 2 - Infografica della frequenza delle citazioni geografiche nei corpus testuali della pagina FB "Camminando Francigena"
Considerazioni conclusive
La breve vista offerta in questa comunicazione delle analisi dei contenuti delle pagine Facebook relative a community di social trekking dimostra le opportunità offerte per quanti hanno interesse ad analizzare i canali social networks per la promozione turistica e territoriale specialmente in ambito rurale. Utilizzando le community social dei turisti con determinate caratteristiche è possibile ascoltare dei veri "reporter" del territorio. Attraverso una buona scatola di attrezzi analitici, una “tool box” appunto, si possono estrarre molte informazioni rilevanti.
I risultati di questa prima analisi mostrano ad esempio quali contenuti si prestano maggiormente a attivare il coinvolgimento degli utenti sulla pagina, elemento necessario a costruire la comunità on line. Gli strumenti di text mining permettono l'identificazione dei termini più frequenti, e, se accoppiati con geo-servizi, consentono anche l'identificazione di nomi geografici. Questo permette di raccogliere utili feedback dai turisti/visitatori e consente di tarare i piani di comunicazione individuando codici, lessici e luoghi più adatti ad uno specifico territorio sia per gli utenti che per i viaggiatori.
Tutti questi elementi possono essere messi al servizio di campagne mirate di marketing territoriale. Un incentivo quindi a pensare in maniera pro-attiva, suggerendo agli attori del tessuto produttivo locale modalità diverse di relazione o promozione con queste nuove comunità di viaggiatori e con il mondo del web in generale.
Riferimenti bibliografici
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Fondazione Univerde (2014), IV Rapporto, Italiani, turismo sostenibile e ecoturismo, Febbraio 2014, Ipr marketing, [link]
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Gretzel U. (2006), Consumer generated content – trends and implications for branding, e-Review of Tourism Research, 4(3), 9–11
-
Milano R., Baggio R. e Piattelli R. (2011), The effects of online social media on tourism websites, Enter2011, Innsbruck, Austria, 26-28 Gennaio 2011
-
Trampetti S., Di Lonardo S., Grasso V., Vergari D, Camilli .F e Crisci A. (2013), Walk on the ruralside: the social trekking tourism as opportunity to promote territorial sustainability and resilient rural development, Proceedings of 25th Esrs Congress Rural resilience and vulnerability: The rural as locus of solidarity and conflict in time of crisis Florence, 29 July – 1 August 2013, pp. 139-140
-
Wilson R. E., Gosling S. D., e Graham L. T. (2012), A review of Facebook research in the social sciences, Perspectives on Psychological Science, 7(3), 203-220. doi:10.1177/1745691612442904
-
Xiang Z. e Gretzel U. (2010), Role of social media in online travel information search, Tourism Management 31 179–188
- 1. Terre di Mezzo Website: [link]
- 2. Idem 1
- 3. Huffigton Post TripAdvisor's Fake Review Problem [link]
- 4. Principali metriche di engagement della piattaforma Facebook, un blog post di Vincenzo Cosenza [link]
- 5. Metriche FB (1) Persone che ne parlano= numero di persone che hanno creato una notizia partendo da un post della pagina, cioè che hanno cliccato “Mi piace”, commentato o condiviso il post in bacheca (share), risposto ad una domanda o ad un invito per evento. (2) Portata Virale = numero di persone che hanno visualizzato una notizia relativa alla pagina pubblicata da un amico (3) Portata = numero di utenti individuali che hanno visualizzato un post della pagina. Sono le principali ma non le uniche.
- 6. Le Graph Api sono delle applicazioni date dalla piattaforma Facebook che permettono di accedere a servizi di raccolta dati di pagine pubbliche o personali sotto permesso. Al sito si accede con i permessi di pagina: [link].
- 7. I modelli lineari sono modelli di regressione multipla che forniscono un relazione matematico-statistica fra un insieme di valori di una variabile da spiegare (dipendente) associabili in maniera adiacente a quelli di un gruppo di altre variabili (indipendenti).
- 8. Il Text Mining è il processamento dei contenuti testuali per avere una descrizione quantitativa del lessico di testi e l'estrazione di parametri descrittivi. Uno dei software più utilizzati è R Stat [link], ambiente statistico open e un pacchetto specifico per questo tipo di analisi tm Package [link].
- 9. OpenStreetMap (Osm) è un progetto collaborativo finalizzato a creare mappe a contenuto libero, [link]
- 10. A livello globale: [link]; a livello italiano: [link]
- 11. [link]